Mercatini di Natale sulle Alpi
Mercatini di Natale sulle Alpi
VISITA AI MERCATINI PIU' TIPICI DELLE ALPI OCCIDENTALI IN QUATTRO GIORNI
DATE DI EFFETTUAZIONE
Data di partenza: 17/12
Data di ritorno: 20/12
Documenti necessari: Carta d'identità
SUPPLEMENTI:
Camera singola: 100€
Quota d'iscrizione 30€
LA QUOTA COMPRENDE:
Viaggio in Pullman GT - Hotel ⭐️⭐️⭐️ a Aosta o provincia - Trattamento mezza pensione bevande incluse - Accompagnatore - Visite ed Escursioni - Assicurazione medico, bagaglio e annullamento.
PROGRAMMA:
1° Giorno: Partenza - Aosta
Incontro dei partecipanti e partenza. Arrivo ad Aosta per la visita al Marchè Vert Noel, eletto il Mercatino di Natale più suggestivo delle Alpi, che si svolge in pieno centro storico nella preziosa cornice del Teatro Romano. Composto da caratteristici chalet, arricchito da divertenti sculture in legno di grandi dimensioni che sviluppano il tema natalizio con leggende e tradizioni alpine, offre ai visitatori prodotti artigianali di ottima fattura e degustazioni enogastronomiche nella magica atmosfera delle Feste. Sistemazione in hotel nei pressi di Aosta, cena e pernottamento.
2° Giorno: Montreux - Lago Lemano - Castello di Chillon
Colazione e partenza per Montreux, posizionata sul Lago Lemano che lambisce Losanna e Ginevra. La via principale è costeggiata da fiori, sculture, alberi mediterranei ed eleganti edifici in stile Belle Époque. Visiteremo i celebri mercatini natalizi, posizionati lungo le rive del lago e la Grand Rue. Passando per il mercato coperto, scopriremo il più bel mercato di Natale della Svizzera con oltre 160 stand e chalet raggruppati in sei zone dedicate. Pranzo libero. A seguire piacevole passeggiata lungo il lago fino al celebre Castello di Chillon (esterno), costruito in epoca medievale su un isolotto adiacente alla riva. Partenza per il rientro in hotel, cena e pernottamento in hotel.
3° Giorno: Annecy
Colazione e partenza per Annecy, conosciuta anche come la Venezia della Savoia, posizionata nel punto in cui il Lago di Annecy incontra il fiume Thiou. Visita guidata della Vieille Ville, il centro storico, caratterizzato da suggestive strade acciottolate, canali tortuosi e case color pastello. Affacciato sulla città, il Castello medievale di Annecy, un tempo dimora dei Conti di Ginevra. il Palais de l’Isle, collocato strategicamente nel mezzo del fiume Thiou su una piccola isola. Pranzo libero. Pomeriggio dedicato alla visita dei mercatini natalizi, formati da oltre 70 stand e chalets in legno e viene allestito nel centro storico della cittadina, in Qaui Vicenza, rue Saint Maurice, Place Saint Francois, Place de l’Ancienne Grenette e Place Notre Dame. Le bancarelle offrono oggetti artigianali in cuoio e legno, prodotti tipici come lavanda, cannella, candele di cera naturale, vin brulè, pan di zenzero e le immancabili caldarroste. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento.
4° Giorno: Saint Vincent - Ritorno
Colazione e partenza per Saint-Vincent, conosciuta come la Riviera delle Alpi per il clima salubre conosciuto fin dai tempi dei Romani, tempo a disposizione per breve passeggiata in centro, al termine partenza per il ritorno con pranzo libero lungo il percorso.
DA SCOPRIRE: LA MICòOULA
È più facile da mangiare che da dire! Castagne, noci, fichi secchi, uva passa e, a volte, perfino scaglie di cioccolato: sono questi i golosi ingredienti che contraddistinguono la micòoula, un dolce tipico della bassa Valle d’Aosta che può essere considerato a tutti gli effetti un antenato del nostro panettone. Il dolce caratteristico di Hone, delizioso borgo della vallata di Champorcher, nasce come un pane di castagne che in epoca Medievale veniva impastato dalle donne del territorio. Il suo nome deriva dal franco-provenzale patois, che letteralmente significa “pane un po’ più piccolo e un po’ speciale”. Con il passare dei secoli, alla ricetta base si sono aggiunti i vari ingredienti che lo hanno trasformato in questo delizioso dolce natalizio. L’impasto con la farina di segale, che lo caratterizza, è dovuto al fatto che in passato questo tipo di farina era più facilmente reperibile rispetto a quella di frumento e resisteva meglio alle basse temperature della zona valdostana. Era, quindi, un pane che poteva essere conservato anche per lunghi periodi senza il rischio che deperisse.